Francesca Woodman, american photographer (April 3, 1958 – January 19, 1981).
Dal 1977 al 1978, Francesca Woodman è a Roma per una vacanza/soggiorno studio, per seguire i corsi della Rhode Island School of Design. L'humus culturale del quartiere San Lorenzo, crocevia universitario artistico e innovativo della capitale, e dove nel frattempo alloggia, le consente di affinare ulteriormente il suo periodo di apprendimento raggiungendo l'acme della maturità professionale, nonostante la sua giovane età, appena 19 anni. Proprio in questo periodo conosce il proprietario della libreria Maldoror, nella centralissima via del Parione, il quale poi, dopo alcuni anni, organizzerà e curerà per lei una interessante mostra fotografica.
L'uso dei corpi nudi e no, come mero linguaggio, diviene quasi un canto surreale, dagli echi suggestivi e fantastici, nella sequenza rivelata dagli scatti e dagli autoscatti. Un percorso esplorativo bianco e nero nel cosmo della sessualità e del corpo, per lo più al femminile. Il corpo, unitamente all'ambiente circostante, interagisce, anzi, il corpo stesso viene confuso con i vari elementi da corredo quali, carte da parati, specchi, sedie, camini.
Lei stessa, riguardo al corpo, affermava che l'ambiente - Lo assorbe -. Come nell'apparire e svanire, a seconda di giochi di luce proiettati da finestre di case abbandonate, singolari dimore di fantasmi, gli Angels del periodo romano, appunto. L'esserci e non esserci nello stesso istante, a seconda di come si osserva la situazione. Stanze abitate da entità sconosciute, levitanti, rarefatte, come le stanze dell'inconscio. Il corpo, dunque, in continuo divenire, è al servizio dell'ambiente circostante del momento. Un rimettersi in discussione ogni volta, del proprio essere.
(articolo già pubblicato su www.lideale.info)
ph: Francesca Woodman - On being an angel - Angel Series, Rome, 1977-78