Claudia Formiconi

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Il mio corpo


Ho rubato al mare in tempesta
procelle che fanno impazzire le rotte,
ho attraccato il mio corpo ai fondali corallini
per arpionare le mie costole ai frutti salmastri,
che si schiudono al piacere delle correnti.
Fendo le acque come scheggia ribelle,
apro gli occhi avidi della vita
Esisto
attraverso il mio corpo,
tra orgasmi di dolore e di gioia.

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© Claudia Formiconi
web by Filippo Brunelli claudia formiconi articoli articolo https://claudiaformiconi.it/poesia.aspx?idp=39
Il mio corpo

Ho rubato al mare in tempesta
procelle che fanno impazzire le rotte,
ho attraccato il mio corpo ai fondali corallini
per arpionare le mie costole ai frutti salmastri,
che si schiudono al piacere delle correnti.
Fendo le acque come scheggia ribelle,
apro gli occhi avidi della vita
Esisto
attraverso il mio corpo,
tra orgasmi di dolore e di gioia.


Bio: Claudia Formiconi è nata a Roma. Ha collaborato con il Nuovo Giornale dei Poeti, Silarus, Alla Bottega, e altre riviste letterarie. Ha lavorato in Rai. Scrive su culturadesso.it, l'ideale.info, come critico artistico-letterario e dove cura le rubriche Introspezioni che tratta di poesia, e CineCult. Contrasti, Bastogi Editrice Italiana, 2013 (collana Il Liocorno), è la sua prima raccolta di versi, edita nel 2016 e Scrivo versi nudi, Edizioni BastogiLibri, Roma, 2016
Giorgio Bàrberi Squarotti: "Ho letto con molto piacere e ammirata partecipazione la Sua raccolta di versi, singolari e suasivi per rapido e incisivo ritmo. La sua poesia ha al centro uno splendido slancio d'amore, e, intorno, essenziali visioni, riflessioni, memorie rese indimenticabili in forza di immagini e metafore del tutto originali. Ella ha saputo davvero reinventare il discorso amoroso."
Dune
Le dune, mie sorelle carnali le amo
mi stendo perfettamente nel loro caldo letto
morfologicamente uguale a me.
In sinuose fantasie del velo
della mia pelle
mi delineo nel loro profilo